Smartphone impermeabile: ecco come controllare se è vero

State per andare al mare e avete paura che il vostro smartphone non sia idrorepellente? Proviamo a dare uno sguardo ad alcuni suggerimenti che permettono di verificare tale aspetto in modo semplice e rapidi. Quindi, l’obiettivo principale è quello di capire se il proprio dispositivo mobile è in grado di resistere agli schizzi d’acqua, ma anche alle immersioni, piuttosto che alle molto più frequenti cadute sia in acqua di mare che all’interno della piscina.

Foto di uno smartphone Android

Un gran numero degli smartphone che circolano in commercio attualmente, infatti, si caratterizzano proprio per essere dotati di una certificazione specifica, che fa da garanzia circa la capacità di riuscire a sopportare un gran numero di situazioni, tra cui anche il fatto di essere bagnati da degli schizzi d’acqua occasionali fino ad arrivare all’immersione all’interno dei liquidi. 

Non è certo complicato scoprire se il proprio smartphone presenta tale caratteristica o meno ed è davvero di vitale importanza riuscire a ottenere tale informazione nel più breve tempo possibile prima di partire per le vacanze. 

Una prima cosa che è importante mettere in evidenza è che il fatto di poter contare su uno smartphone che è resistente all’acqua non vuol dire automaticamente che questo possa essere immerso tranquillamente nell’acqua e che si possa usare, ad esempio, per svolgere delle immersioni.

Infatti, è sempre importante dare un’occhiata alle specifiche tecniche, che mettono proprio in evidenza la reazione dello smartphone nel momento in cui entra a contatto con l’acqua. Infatti, deve avere un’apposita certificazione che va a garantire che non ci sono problemi nell’entrare a contatto con i liquidi, sia in maniera accidentale sia quando lo smartphone viene utilizzato per compiere delle vere e proprie immersioni.

Tutti questi smartphone che sono in grado di resistere all’acqua, infatti, si caratterizzano proprio per poter contare sulla presenza di alcune guarnizioni di ridotte dimensioni, che sono in grado di garantire adeguata protezione a tutte quelle componenti del telefono che sono maggiormente esposte. È chiaro che il riferimento principale è nei confronti dei microfoni, i cassettoni che si trovano all’interno delle schede Sim e tutti quei connettori che sono legati alla ricarica.

I test che vengono portati a termine seguono un meccanismo statico, visto che prevedono che lo smartphone venga immerso in una bacinella colma d’acqua e lasciato per qualche minuto. Bisogna controllare, quindi, la presenza della certificazione IP, sigla fondamentale che sta proprio a garantire il fatto di resistere senza problemi all’acqua. Dopo le prime due lettere c’è una X e un numero oppure solo due numeri, che significano rispettivamente protezione solo contro gli schizzi di acqua e protezione anche contro la polvere. 

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