Star Trek il film più scaricato dell’anno su Internet

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Secondo TorrentFreak il più piratato tra i film hollywoodiani della scorsa stagione è stato Star Trek, piazzatosi al primo posto con ben 10 milioni di downloads, seguito da Tranformer: Revenge of the Fallen, Hanghover e Twilight.

La classifica pubblicata sul sito offre uno specchietto che è molto interessante e che stimola sicuramente in coloro che sono da tempo interessati al problema della pirateria online, ad alcune considerazioni interessanti. Innanzitutto, fanno notare da Torrent Freak, l’unico film i cui successi di botteghino sono scarsi rispetto ai numeri di download è RocknRolla, mentre gli altri, all’alto numero di download presentano anche un quadro di ricavi considerevole.

Dal punto di vista dei ricavi infatti, se si prende ad esempio Star Trek, si scopre che tra costi di produzione e di promozione il film ha avuto una spesa di circa 240 milioni di dollari, a fronte di un ricavo ai botteghini di circa 385 milioni di dollari.

Un guadagno considerevole insomma, a cui si devono aggiungere i diritti televisivi ed i ricavi di vendite e noleggio DVD e Blu-ray, altri 100 milioni di dollari.

A quanto risulta quindi da tali dati statistici il fatturato delle major non sembra essere così in crisi a causa della pirateria.

Se a ciò si aggiunge che quest’anno, nei botteghini di Stati Uniti e Canada i biglietti cinematografici venduti hanno superato i 10 miliardi, un record ineguagliato prima, e che, a quanto sembra da altri dati rivelati recentemente, nel 2009 sono stati prodotti il doppio dei film rispetto al 2004 – e questo in un’epoca in cui in altri settori crisi e recessione si sono fatti sentire niente male – viene da chiedersi il perchè le major hollywoodiane siano così accanite contro il fatto che in rete si scarichino così tanti film.

Se è vero che in rete circolano tanti, tantissimi file piratati e diffusi illegalmente, bisognerebbe però talvolta rendere con le pinze i discorsi allarmistici di chi indica nella pratica del file sharing su Internet un pericolo per la creatività ed i ricavi dell’industria cinematografica.

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