MySpace vieta Project Playlist

MySpace ha ufficialmente bloccato l’accesso di widget provenienti da Project Playlist, un sito che consente di creare all’utente una playlist con i suoi brani musicali preferiti e di condividerla con i propri amici.

La ragione principale di questa drastica misura è, secondo molti, da ricondurre al fatto che MySpace dispone di MySpace Music, un acerrimo concorrente di Project Playlist. MySpace, tuttavia, ha affermato che questa sua decisione è stata determinata da numerosi avvisi di infrazioni provenienti dalle principali etichette discografiche, tutti riguardanti l’uso di Project Playlist.


Un rappresentante della società ha affermato: “MySpace è una piattaforma aperta che accoglie favorevolmente tutti gli sviluppatori che cercano di creare applicazioni utili e legittime per la comunità globale. Noi prendiamo le questioni relative al diritto d’autore molto sul serio il nostro obiettivo è quello di aiutare gli sviluppatori a creare un ambiente che rispetti i titolari dei diritti e che protegga il loro contenuto“.

La società, inoltre, ha spiegato di aver ricevuto numerosi avvisi di infrazione relativi a Project Playlist, anche in momenti differenti, da parte delle principali società discografiche e, volendo attuare la sua politica di protezione dei titolari dei diritti, MySpace ha valutato attentamente le segnalazioni e ha deciso di non consentire più l’inserimento di widget relativi a Project Playlist. La società, inoltre, ha specificato sarà sempre possibile inserire widget esterni, purchè non vi sia alcun pericolo di violazione dei diritti.


Le principali case discografiche citate da MySpace sono, sicuramente, Warner Music, Universal Music Group ed EMI, che sono già in contenzioso con Project Playlist dal mese di Aprile 2008.

Il divieto sancito da MySpace è un divieto “retroattivo”: ciò significa che gli utenti non solo non potranno aggiungere nuovi widget ma che anche tutti i vecchi widget relativi a Project Playlist verranno rimossi dal sito.

Si vocifera, inoltre, che i famosi avvisi di infrazione notificati a MySpace da parte di importanti etichette discografiche siano stati inviati anche a Facebook dove però le playlist incriminate sono tuttora presenti.

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