Servizio musicale per Google, con l’entrata in gioco di Android

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Il Wall Street Journal ha riportato nuovi dettagli sul nuovo servizio musicale progettato da Google, che, come ulteriore novità, sarà implementato sulla piattaforma Android.
Il piano di Google, a quanto si dice, è quello di lanciare un programma di download di musica legato al motore di ricerca, che, dal 2011, sarà poi utilizzabile grazie alla sottoscrizione di un abbonamento.
L’obiettivo finale è quello di costruire un sistema “cloud-based” in grado di redirigere lo streaming di brani musicali direttamente sui dispositivi Android.

Le voci su un progetto di Google nel mondo della vendita e condivisione della musica non sono certo recenti, ma sembra che ora si sia arrivati all’implementazione definitiva del progetto.

Già nello scorso ottobre Google aveva promosso una nuova voce nel suo motore di ricerca, che alla richiesta di brani musicali o artisti dava la possibilità di trovare anteprime dei brani e link a siti dove ascoltare e ovviamente acquistare il brano.

Oggi poi, con una nuova collaborazione tra YouTube e Universal Records rappresentata dal progetto VEVO, si è creata una partnership che sembra per il momento avere maggior fortuna per quanto riguarda le relazioni tra il file sharing e lo streaming di musica e video rispetto ad analoghi esperimenti tentati in passato.

Ma la strategia globale di Google non è comprensibile senza tenere nel dovuto conto l’entrata in gioco di Android.

Recentemente Google ha mostrato in pubblico la tecnologia che consente agli utenti di Android di mandare in streaming la musica dal pc desktop direttamente sul telefonino, ed in futuro ci sarà la possibilità sempre su Android, di avere su questo sistema operativo potenzialità che oggi sono prerogativa di iTunes.

Per comprendere meglio, se oggi è già possibile su Android interfacciarsi direttamente con lo store mp3 di Amazon, in futuro il sistema operativo per dispositivi mobili promuoverà una soluzione integrata “multi-device”.

Il che in pratica significa che potrebbe essere implementato un dispositivo in grado di operare lo streaming di musica non solo tra pc e telefonino ma anche con altri dispositivi, come lo stereo di casa, o la TV. In più attingendo direttamente da una libreria di brani immensa, ben più ampia di quella finora fornita da Apple.

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