I “brain games” funzionano davvero

Molti genitori non amano i videogames, ma una ricerca condotta dagli psicologi dell’Università del Michigan ad Ann Arbor ha dimostrato che i brain games funzionano davvero.
Questo tipo di videogiochi sono stati progettati per migliorare la memoria e le capacità cognitive e in effetti gli studiosi hanno potuto verificare che i 62 ragazzini coinvolti nell’esperimento hanno risolto più facilmente test sul ragionamento astratto e sulla capacità di risolvere problemi.

Parole più cercate su Google

logo del motore di ricerca google

Come ogni anno il motore di ricerca Google pubblica una sorta di mappa rendendo pubblici i risultati delle ricerche svolte dagli americani. Cosa ricercano dunque gli statunitensi? Tra le domande più frequenti c’è “Cos’è l’amore?” e “Come baciare”. Ma Google va più a fondo e svolge una ricerca sulle città.

Ed ecco che veniamo a scoprire che i newyorchesi vogliono più informazioni su David Cook, il vincitore della settima edizione di American Idol. Se però questa ricerca è, diciamo così, comprensibile, ce ne sono altre che risultano senza spiegazioni come ad esempio quella che vede gli americani ricercare notizie su Walter Gropius il fondatore della Bauhaus.

Iphone: l’ASA vieta un suo spot

Nel Regno Unito l’ASA (Advertising Standards Authority) ha bandito lo spot pubblicitario dell’iPhone a seguito di numerose lamentele da parte dei consumatori in relazione al messaggio pubblicitario, giudicato ingannevole.

Lo spot in questione, infatti, sottolinea soprattutto la notevole velocità del dispositivo per quanto riguarda la connessione ad internet. Lo slogan dello spot pubblicitario, in sostanza, recita queste parole: “Che cosa rende così grande l’iPhone 3G? Ti consente di trovare le ultime news molto velocemente. Tova la strada che cerchi molto velocemente. E puoi scaricare qualunque cosa molto velocemente. Il nuovo iPhone 3G. Internet, hai indovinato, molto velocemente.