Mercato hardware e software alla resa dei conti

A cavallo tra la seconda metà degli anni ’90, ed i primi anni del 2000, in tutto il mondo il mercato dell’hardware e del software viaggiava a gonfie vele ed erano affari un po’ per tutti. Poi la crisi, che in sostanza ha radici antiche, e che dura sotto varie forme da ben dieci anni, ha cambiato le carte in tavola ed è iniziato per molte imprese il declino o, quando è andata meglio, un sensibile calo della redditività.

Anche in Italia il mercato dell'hardware, del software e dei servizi IT non riesce ancora a decollare. Questo, in particolare, emerge dalla consueta ricerca annuale che, per conto dell’Associazione Assintel, ha effettuato la società Nextvalue. La causa di tutto ciò, secondo Giorgio Rapari, Presidente dell’Associazione Assintel, si spiega anche con il fatto che in Italia il Governo non fa niente per sostenere i settori innovativi e l’innovazione che risulta essere strategica per il rilancio della nostra economia.



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Per questo secondo Assintel, visto l’immobilismo istituzionale a sostegno del settore, serve che le imprese dei settori dell’Information Technology puntino sia ad innovare in proprio, con coraggio, sia ad entrare in un’ottica di rete visto che di norma, specie nei momenti non troppo favorevoli, è l’unione che fa la forza.

AUMENTARE LA DURATA DELLA BATTERIA DEL PORTATILE

A livelli di mercato, per il 2011 si prevede in Italia un rimbalzo, peraltro modesto, del 2,2% per l’Information Technology a fronte di un +2,9% atteso mediamente in Europa. Viene quindi quantomeno spezzata la pesante tendenza negativa dello scorso anno, quando in Italia il mercato IT aveva archiviato il 2010 con una caduta del 7,6%.

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