Wikipedia in lingua italiana nasconde pagine per protesta

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Dalla giornata di ieri, martedì 4 ottobre del 2011, il sito di Wikipedia in lingua italiana, quello dell’enciclopedia libera per intenderci, ha ufficialmente messo in atto la protesta contro il comma 29 di un Decreto attualmente in discussione in Parlamento.

Trattasi, nello specifico, del cosiddetto DDL intercettazioni che, senza modifiche, rischia di mettere il bavaglio alla Rete. Si contesta, in particolare, il fatto che il comma citato imponga modifiche ai contenuti sulla base di criteri non oggettivi ma in tutto e per tutto soggettivi, il che significa andare a limitare quella che è la libertà di espressione.



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Wikipedia coglie inoltre l’occasione per rimarcare sia la neutralità, sia l’indipendenza di un progetto, quello dell’enciclopedia libera ed accessibile a tutti appunto, che in questi anni ha portato a modifiche dei contenuti nel caso in cui qualcuno si fosse ritenuto danneggiato tenendo conto anche delle fonti terze.

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Il comma 29 del DDL intercettazioni, invece, scavalca tali prerogative ed impone azioni su contenuti a prescindere da qualsiasi tipo di verifica danneggiando l’indipendenza e la libertà di espressione. Wikipedia ricorda in merito come il reato di diffamazione in Italia sia già previsto dal codice penale, in corrispondenza dell’articolo 595, ragion per cui il DDL intercettazioni rischia di mettere il bavaglio alla Rete nel senso che si eviterà di parlare di certi personaggi solo per non correre il rischio di avere dei problemi. E questa chiaramente non è libertà di espressione.

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