Bloccare qualsiasi processo di Windows con Task Blocker

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A volte può capitare di imbattersi in un processo di Windows che sembra impossibile da terminare, o che comunque riparte non appena lo si è bloccato. In casi del genere è inutile utilizzare il Task Manager di Windows, ma bisogna ricorrere ad un programmino come Task Blocker.


Un esempio di processo “impossibile” da terminare è googleupdate.exe, che ritorna sempre anche se lo si termina dal Task Manager di Windows. Task Blocker è un programma open source per Windows che impedisce a processi selezionati di avviarsi sul sistema.

Dopo aver installato l’applicazione bisogna assicurarsi di avviarla con privilegi di amministratore, e per farlo bisogna cliccare col tasto destro del mouse sopra all’eseguibile e selezionare l’apposita voce ‘Esegui come amministratore’. La prima cosa da fare è dunque quella di configurare il programma, quindi bisogna cliccare sull’icona col tasto + nella barra degli strumenti ed aggiungere i file da bloccare: è possibile scegliere uno dei processi attualmente in esecuzione, inserire il nome di un processo manualmente oppure selezionarlo dall’hard disk.

RIAVVIARE PROGRAMMI CON TASK FORCEQUIT

Bisogna sottolineare che Task Blocker non termina i processi, che quindi vanno bloccati manualmente col task manager, infatti il compito di Task Blocker è quello di evitare che i processi si avviano nuovamente dopo essere stati terminati. Nelle opzioni di Task Blocker è possibile abilitare Real time check, così da ridurre il tempo impiegato per bloccare l’esecuzione dei processi selezionati, però attivare questa opzione aumenta l’utilizzo della CPU. Per avviare il controllo dell’esecuzione dei processi bisogna mettere la spunta alla voce ‘start monitoring on application start’.

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