Sicurezza malware IPv6

Occorre essere sempre vigili in materia di sicurezza digitale, anche con IPv6, il nuovo protocollo. A farlo presente è stata la Trend Micro che in merito ha fornito tutta una serie di raccomandazioni in quanto il nuovo protocollo, comunque, non protegge dallo spam, dal furto di identità, dal phishing e dal malware.

Questo per dire che la nuova evoluzione di Internet con IPv6 non mette purtroppo al riparo dalle attività dei cybercriminali. Il passaggio da IPv4 ad IPv6 è comunque tale che ci sarà ancora coesistenza, per lungo tempo. A farlo presente con un comunicato ufficiale è stata proprio la Trend Micro nel precisare come in questo modo anche con l’utilizzo del vecchio protocollo non ci sia il rischio che Internet improvvisamente smetta di funzionare.

Hacker Euro 2012 in pressing

In concomitanza con l’avvio di grandi eventi gli hacker sono sempre più attivi nel pianificare truffe di ogni tipo. Succede anche con Euro 2012, i Campionati Europei di calcio in Polonia ed Ucraina che sono iniziati nello scorso weekend.

Gli internauti, con adeguati sistemi di protezione, saranno chiamati a giocare in difesa contro gli attacchi ed il pressing degli hacker attraverso frodi online ed attacchi mirati. A farlo presente nei giorni scorsi è stata la società tedesca leader negli antivirus, la G Data, sottolineando in particolare come in concomitanza di Euro 2012 sia inesorabile l’aumento di messaggi di posta elettronica indesiderati, ovverosia lo spam, altamente “personalizzato” con video esclusivi, biglietti e calendari.

Come proteggersi da link ed allegati sospetti

Nonostante l’ascesa dei dispositivi mobili, per sei utenti su dieci è il computer il mezzo più comune per accedere ai social network. A farlo presente nei giorni scorsi è stato il leader della sicurezza Kaspersky nel sottolineare di conseguenza la necessità di installare sul PC un software efficace ed efficiente che permetta di proteggersi dai link nocivi e dagli allegati sospetti veicolati attraverso la posta elettronica.

D’altronde a fronte della diffusione nell’utilizzo dei social network oltre la metà degli internauti non sembra essere per nulla disposta ad affidare a terzi quelli che sono i propri dati personali, ed in particolare quelli più importanti.

Come cambia la distribuzione geografica dello spam

Nello scorso mese di aprile del 2012 per lo spam, ovverosia per i messaggi di posta elettronica indesiderati, c’è stata una sensibile variazione della distribuzione geografica.

A rilevarlo con un Rapporto è stata Kaspersky Lab nel precisare come gli Stati Uniti abbiano fatto un balzo incredibile in classifica visto che ora rappresentano la seconda fonte di e-mail indesiderate. Gli USA hanno scalato ben 18 posizioni così come c’è stato un aumento dello spam proveniente dalla Cina che ora è quinta nella speciale classifica di Kaspersky Lab.

Attacchi phishing frequenti da Facebook

Nello scorso mese di aprile oltre un quinto dei messaggi phishing sono stati individuati e sono stati neutralizzati dai prodotti per la sicurezza di Kaspersky con provenienza da Facebook.

A darne notizia è stata proprio Kaspersky che ha rilasciato il Rapporto aprile 2012 sulla sicurezza, caratterizzato da un incremento dello spam pari al 2,2% rispetto al mese precedente, mentre è rimasta invariata sia la percentuale di messaggi di phishing sul totale, sia quella dei file nocivi presenti nei messaggi di posta elettronica.

Come proteggere le informazioni aziendali sensibili

Offrire la migliore protezione dal malware quando si accede alle e-mail ed alle informazioni aziendali, comprese quelle più sensibili e critiche. Con questo obiettivo F-Secure ha lanciato “Protection Service for Business”, il prodotto ideale anche per i dispositivi mobili, dagli smartphone alle tablet con conseguenti benefici in termini di sicurezza per quel che riguarda le attività da svolgere in mobilità.

F-Secure Protection Service for Business nasce anche dall’esigenza che le minacce malware sono tutto tranne che in diminuzione, così come sono sempre più mutevoli e sofisticate.

Mappa attacchi malware aggiornata

La bellezza di oltre 5,5 miliardi di attacchi malware con un progresso anno su anno pari all’81%. A bloccare questa miriade di minacce nel 2011 è stata la Symantec che ha fornito la mappa aggiornata per il 2011 sugli attacchi da parte degli hacker con mezzi di ogni tipo.

Nel dettaglio, Symantec, a valere sull’intero 2011, ha rilevato la bellezza di una media di oltre 4.500 nuovi attacchi giornalieri con una crescita anno su anno di quelli Web based pari a ben il 36%. Già questo basterebbe per indurre chi utilizza PC e dispositivi mobili ad aggiornare, se non fosse ancora stato fatto, i prodotti per la sicurezza ed i sistemi operativi.

Vacanze al mare col rischio malware

L’estate si avvicina sempre più ed è tempo di iniziare a programmare le vacanze, magari acquistando online un bel pacchetto “low cost” visto che i tempi attuali sono quelli che sono. E se è crescente l’acquisto online di viaggi e vacanze con la formula tutto compreso, nello stesso tempo è sempre più intensa l’attività dei criminali informatici che, sfruttando proprio questo trend, cercano di rubare dati sensibili e di sottrarre denaro agli ignari utenti.

Al riguardo nei giorni scorsi, attraverso i propri SecurityLabs, il leader della sicurezza digitale G Data ha lanciato l’allarme in merito a messaggi di posta elettronica che sono in tutto e per tutto truffaldini.

Trojan Sms per piattaforme Android

I cyber criminali cinesi sono in prevalenza interessati a sottrarre in maniera indebita dati confidenziali e personali riguardanti il dispositivo mobile, mentre gli hacker russi sono in assoluto quelli che più di tutti cercano di perpetrare il furto del denaro.

A metterlo in evidenza è Kaspersky Lab in accordo con la quinta parte di un Rapporto dal titolo “Virologia della telefonia mobile“. La quinta parte del rapporto arriva dopo oltre un anno la quarta, datata marzo del 2011. Da un anno all’altro molte cose sono cambiate a partire dalla sempre più ampia diffusione di malware realizzato ad arte per andare ad attaccare i dispositivi con il sistema operativo attualmente più utilizzato al mondo, Android.

Come proteggere smartphone e tablet dai cybercriminali

La scansione antivirus rigorosamente on demand, la scansione automatica delle nuove applicazioni installate, la scansione antivirus periodica, ed anche il controllo di autorizzazione per le app installate, e l’aggiornamento del software via Android.

Questo è quanto offre “G Data MobileSecurity“, il prodotto per la sicurezza di G Data che, gratis, viene fornito dalla Samsung sui tablet e sugli smartphone di ultima generazione al fine di bloccare gli attacchi da parte degli hacker. Questo a seguito di una partnership siglata proprio da G Data con Samsung al fine di permettere agli utenti mobili di proteggersi dagli spyware e dalle app potenzialmente dannose e nocive.

Computer infetti aumentano in Italia

Il nostro Paese è tra i primi al mondo per computer infetti che, controllati da remoto, vengono utilizzati per andare a lanciare veri e propri attacchi mirati e coordinati. A farlo presente è Symantec nel sottolineare, inoltre, come in Italia tra le città sia Roma a svettare per il maggior numero di bot, ovverosia per i computer infetti controllati da remoto.

Questo in altri termini significa che è rilevante sia il phishing, sia lo spam che a conti fatti parla italiano. Basti pensare che proprio dall’Italia arriva il 4% del phishing e dello spam rilevato in tutta l’area Emea, ovverosia quella di Europa, Medio Oriente e Africa.

Come difendersi dagli attacchi APT

Delle azioni, anzi dei veri e propri attacchi silenti e coordinati che mirano a ricostruire sui sistemi di elaborazione colpiti le informazioni di accesso. Il tutto con il fine di andare ad impossessarsi in maniera indebita e fraudolenta di password, credenziali e codici per le operazioni bancarie. Li possiamo riassumere così i cosiddetti “APT”, ovverosia gli attacchi Advanced Persistent Threat per i quali è possibile proteggersi con un nuovo prodotto per la sicurezza.

A idearlo è stata Trend Micro con “Deep Discovery”, soluzione in grado di mettere a disposizione tutti i tool necessari per difendersi e prevenire tutti quegli attacchi che, in maniera mirata, sofisticata e furtiva cercano di ingannare i tradizionali sistemi di sicurezza.

Come proteggersi dalle minacce malware

Per proteggersi dalle minacce malware occorre dotarsi di sistemi antivirus forniti da fonti attendibili, occorre mantenere con gli update i software di protezione sempre aggiornati, così come è sempre consigliato l’utilizzo di password complesse.

Questo è quanto raccomanda il colosso Microsoft in materia di protezione dalle minacce malware sottolineando altresì come siano da prediligere sempre le scelte per la sicurezza basate su prodotti recenti che sono in grado di fornire una protezione con qualità più elevata.

Nuovi malware ogni due secondi

Al fine di poter navigare in Internet in maniera sicura occorre essere dotati di una protezione per la sicurezza efficace. A farlo presente ed a ricordarlo è stata G Data visto che, in accordo con quanto tra l’altro rilevato dai G Data Security Labs, dai dati statistici emerge che i nuovi malware compaiono ad un ritmo elevatissimo, uno ogni due secondi.

Intanto ad Innsbruck i tester della AV-Comparatives, società indipendente, hanno rilevato come il prodotto “G Data AntiVirus 2012” sia il più efficace contro le minacce online in virtù di un tasso di detection pari a ben il 99,7%. Di conseguenza, in accordo con quanto riportato da G Data attraverso il proprio sito Internet, la software house s’è aggiudicata l’Advanced +, un prestigioso riconoscimento per l’efficacia e per l’affidabilità delle soluzioni antivirus.

Come ridurre i rischi di perdita delle informazioni

In azienda occorre valutare i rischi, individuandoli e classificandoli in maniera preventiva. In questo modo è possibile definire in maniera conforme le policy di sicurezza, e si possono adottare le necessarie best practice con il fine di ridurre e prevenire i rischi di perdita delle informazioni. A farlo presente è stato di recente il leader della sicurezza Symantec che al riguardo ha riportato i dati, peraltro interessanti, di uno studio commissionato a Ponemon.

Trattasi, nello specifico, dell’edizione 2011 del “Cost of Data Breach Study“, con il quale è stato ricavato il costo complessivo che in Italia le aziende si sono dovute sobbarcare a causa della violazione dei dati.